Come creare una strategia di Social Media Marketing

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Come creare una strategia di social media marketing

Tutti ne parlano, tutti la vogliono, ma in pochi sanno farla davvero bene.

Che tu sia un’azienda o un professionista, ma anche (sigh) un’agenzia di comunicazione o un Social Media Strategist alle prime armi, oggi ti spiego che cos’e davvero e come si fa una social media strategy.

Capisco chi non è del mestiere, ma a volte vedo Social Media Strategist o addirittura agenzie di comunicazione che spacciano per strategie, cose che… mi fanno sanguinare gli occhi.

Spoiler 1: se un’agenzia ti dice “ti faccio il sito, la brochure e tre post al mese su Instagram”, no quella non è una strategia.

Fate che gli lasciate i soldi del sito e delle brochure, ma perdio risparmiate quelli dei social per investirli con qualcuno che saprà davvero farvi ottenere dei risultati.

Spoiler 2: se cerchi un professionista dei social, impara a fare una dovuta distinzione > il Social Media Strategist è colui che studia la strategia più performante per farti raggiungere i tuoi obiettivi sui social, mentre il Social Media Manager è la figura che materialmente pubblica i contenuti seguendo le linee guida della strategia.

Può capitare che queste due figure coincidano, ma non è detto sia sempre così o che abbiano l’esperienza per fare la strategia.

Quindi, prima di iniziare a pagare fatture, informati bene.

A cosa serve una Social Media Strategy?

È uno dei tanti strumenti del Digital Marketing e, nello specifico, è quella strategia che viene attuata sui social media.

Spoiler 3: non fermarti a chiederti solo come creare una strategia di social media marketing, chiediti prima se, a monte, hai una  high strategy, cioè una strategia marketing che coglie ogni aspetto della tua attività e poi viene declinata in maniera uniforme sui diversi canali e con i diversi strumenti, mixando anche il marketing tradizionale con quello digitale.

*ma questo te lo spiego meglio nel prossimo articolo.

Una Social Media Strategy è lo studio, l’analisi e la pianificazione di tutte quelle attività che l’azienda deve svolgere attraverso i social media, per raggiungere determinati obiettivi, esempio: aumentare visibilità, migliorare la propria reputazione online, fidelizzare clienti e attirarne di nuovi etc…

Grazie ad una Strategia Social ben ideata è possibile generare un gran numero di potenziali clienti verso, ad esempio, il tuo sito o direttamente nel tuo punto vendita.

Presenziare sui social con una strategia errata, ti può far perdere tempo e soldi, oltre a creare un ritorno di immagine negativo per l’azienda.

Quindi no, avere una strategia social non significa riempire i tuoi canali di foto o video buttati lì come se qualcuno ce li avesse lanciati.

Anche fossero foto bellissime, ti ricordo che i like non riempono la cassa a fine mese, inoltre dimostrerai poco interesse per il tuo pubblico e ti ricordo che, in questa nuova economia in cui ci troviamo, le persone sono al centro.

Le persone sono quelle che con un post, una storia o un tweet possono decretare il successo o una vagonata di 💩 sul tuo lavoro.

Come creare una Strategia di Social Media Marketing

Primo step: individuare gli obiettivi del cliente, capire se sono obiettivi realistici, misurabili e talvolta anche utili.

Spoiler 4: quando mi dicono “voglio aumentare i follower, invece che i clienti” dopo gli occhi, mi sanguinano anche le orecchie.

Quindi la bravura e l’esperienza del professionista, sta anche nel saper cogliere se l’attività in questione ha tutte le carte in regola per poter procedere con la spinta sui social, altrimenti bisogna fare uno o più passi indietro, aggiustare le basi e poi lanciarsi sui social.

Dopo il briefing con il cliente, gli step successivi se li smazza il Social Media Strategist:

ANALISI: dell’attuale situazione del cliente e del mercato/nicchia

ANALISI DEI COMPETITOR:

  • Chi sono i tuoi competitor?
  • Come hanno impostato la loro comunicazione social?
  • Cosa funziona e cosa no della loro strategia?
  • Su quali pain points (punti di dolore del cliente) fanno leva?

Le risposte a queste domande, ti dicono come muoverti per differenziarti e far si che il tuo brand sia facilmente riconoscibile.

STUDIO DELLE BUYER PERSONAS: ossia il target del cliente.

Oltre ai tipici dati demografici, devi quasi entrare nella loro testa, capire che tipo di persone sono, quali desideri, paure, bisogni e necessità hanno.

Più li conosci e meglio saprai proporre il tuo prodotto o servizio come soluzione.

Ricorda che le persone non comprano un oggetto o un servizio in sé, ma pagano per una trasformazione, per un qualcosa che li porta da punto A al punto B e meglio glielo spieghi, meno difficoltà avrai nel venderglielo.

QUALI CANALI UTILIZZARE: conoscere il tuo cliente ideale ti da un’altra importantissima informazione > Quali social utilizza? Cosa legge? Dove passa il suo tempo?

E tu è esattamente li che starai.

VALORI E POSIZONAMENTO: i social sono un canale di estensione del messaggio che comunica il tuo brand o tu come professionista.

Non c’è niente di peggio che vedere un messaggio diverso in ogni canale. Per questo motivo è necessario avere ben chiara l’identità del brand (si, questo concetto vale dal negozio di quartiere alle multinazionali), se non c’è si torna al famoso passo indietro.

Affinché la comunicazione sui social sia efficace, deve essere chiaro:

  1. la promessa che fai al tuo pubblico; 
  2. i tuoi valori;
  3. la ragione per cui qualcuno dovrebbe scegliere te invece del tuo concorrente.

IL TONO DI VOCE (TOV): è un elemento fondamentale e troppo spesso dato per scontato. Non c’è niente di peggio che parlare nel modo sbagliato al tuo pubblico o cambiare stile tra un canale e l’altro.

(Esempio: se sulla pagina Instagram sei super friendly e poi quando entro nel tuo punto vendita sei cordiale come una tarantola… ecco, abbiamo un problema).

PED e MOODBOARD: qui è quando, con tutti i dati raccolti fino adesso, decidi quali argomenti affrontare sui tuoi social.

Gli argomenti vanno scelti in base ai risultati delle analisi fatti sopra, ecco perché ti dico che senza questi step, ogni pubblicazione è tempo perso.

Se già sai cosa vuole il tuo cliente è più facile parlargliene, anticipare dubbi o domande o proporgli esattamente la soluzione al suo problema.

In questa fase si definiscono i macro-contenuti del piano editoriale, cioè gli argomenti da trattare a seconda degli obiettivi che ti sei prefissat@ all’inizio.

Vuoi intrattenere, motivare, educare, spostare l’utente sul tuo sito internet, su una pagina di vendita, avere i suoi contatti o che acquisti direttamente dai social? Le ipotesi sono tantissime.

Anche l’occhio vuole la sua parte, quindi in questa fase di Content Strategy si pianifica anche la parte grafica dei contenuti, la palette di colori in linea con il brand, il tipo di contenuti, chi li realizza etc…

CALENDARIO EDITORIALE: è la declinazione del piano editoriale su scala settimanale o mensile.

Ogni quanto posterai, a che ora di quale giorno? Su quali Social? Cosa scrivi? Quali hashtag? etc…

Spoiler 5: se ti pubblicano lo stesso contenuto su ogni social, tagliali le mani. Ogni social ha il suo stile, il suo linguaggio e porta a determinati obiettivi, quindi il contenuto può anche essere lo stesso, ma deve essere contestualizzato a seconda della piattaforma.

Finita qui? No.

MISURAZIONE: monitorare i risultati costantemente.

Nessuno ha la sfera di cristallo e le strategie vanno adattate strada facendo. Dopo qualche mese avrai a disposizione tantissimi dati e statistiche utili sul tuo pubblico. 

Ricordati che, anche attraverso un dispositivo, abbiamo sempre a che fare con persone (e anche con i vari algoritmi, ma quello è un altro discorso).

La vera figata del marketing digitale è che quasi tutto è misurabile. Avrai dati su dati e tenere monitorate le statistiche, migliorerà costantemente il tuo lavoro.

Cerco Social Media Strategist

Ora che ho fatto chiarezza su come creare una Strategia di Social Media Marketing, sull’enorme lavoro che c’è dietro, concedimi un paio di considerazioni:

  • Se trovi qualcuno che lo fa per 200 euro, quei soldi sono spesi meglio se vai a farti una cena a base di crudo di mare.
  • Se proponi a qualcuno 200 euro per fare questo lavoro, il crudo di mare potrebbe andarti di traverso.

 

Quanto ti ho elencato dovrebbe farti capire che chi lavora nel digitale, non lo fa per hobby, non cazzeggia sui social.

Anzi, proprio per la velocità dei cambiamenti della materia, per dare a te una soluzione in 2 ore, ci sono dietro centinaia e migliaia di ore di formazione, studio e analisi.

Consulenza Social Media Marketing

Sono pronta a darti una mano per creare la strategia social del tuo brand, clicca qui per sapere come 😉

A presto.

Esse

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Pamela Esse

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