*Si, mi prendo una licenza poetica… altrimenti che Ribelle sarei?

Ho vissuto in pieno il fallimento dell’azienda di famiglia. 

Non iniziano sempre così le “bio di successo”?

• Parti col mettere sul banco almeno un paio di disgrazie che ti hanno segnato l’adolescenza.

• Sottolinei che nessuno credeva in te, che ti sei fatta/o da sola.

• Aggiungi che sei passato dall’essere Allevatore Junior di Larve a CEO di qualcosa (va bene tutto).

• Che basta crederci, svegliarsi alle 5 della mattina e fare una doccia fredda e tutti possono raggiungere l’apice del successo…

e BOOM hai uno storytelling che spacca (parola di copy).

Però che ho visto fallire l’azienda di famiglia è vero. Non piacevole.

Che mi sono fatta un mazzo tanto, pure.

Che prima di trovare la mia strada (e non è detto sia questa quella definitiva), ho fatto una marea di cazzate e ogni tanto mi viene il rimorso di aver perso tempo prezioso.

Ma poi no, trasformo la parola “fallimento” in esperienza… si, così suona meglio.

Perché nella vita tutti affrontiamo dei fallimenti, ma questo non significa -essere dei falliti-.

Questa però non è solo la mia storia, immagino possa essere anche la tua e quella di molte altre persone che conosci.

🤟🏻 Comunque io al massimo oggi posso dire di essere CEO di “daily flapping management” (= gestione sbattimenti quotidiani), qui ho ben 40 anni di esperienza.

Sogno semplicemente un mondo dove chi merita e muove il culo, ottiene i risultati che vuole.

Qualunque significato abbia la parola successo, per te.